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Marco - Capitolo 1
I. LA PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU'
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[1] Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio
di Dio.
[2] Come è scritto nel profeta Isaia:
Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,
egli ti preparerà la strada.
[3] Voce di uno che grida nel deserto:
preparate la strada del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
[4] si presentò Giovanni a battezzare nel deserto,
predicando un battesimo di conversione per il perdono
dei peccati.
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Predicazione di Giovanni Battista
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[5] Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e
tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare
da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
[6] Giovanni era vestito di peli di cammello, con una
cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste
e miele selvatico
[7] e predicava: «Dopo di me viene uno che è
più forte di me e al quale io non son degno di
chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
[8] Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà
con lo Spirito Santo».
[9] In quei giorni Gesù venne da Nazaret di
Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
[10] E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo
Spirito discendere su di lui come una colomba.
[11] E si sentì una voce dal cielo: «Tu
sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». |
Tentazione nel deserto
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[12] Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto
[13] e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana;
stava con le fiere e gli angeli lo servivano. |
II. IL MINISTERO DI GESU' IN GALILEA
Gesù inaugura la sua predicazione
[14] Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si
recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio
e diceva:
[15] «Il tempo è compiuto e il regno di
Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». |
Chiamata dei primi quattro discepoli
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[16] Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone
e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti
in mare; erano infatti pescatori.
[17] Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò
diventare pescatori di uomini».
[18] E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
[19] Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo
di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano
le reti.
[20] Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre
Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. |
Gesù insegna a Cafarnao
e guarisce un indemoniato
[21] Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato
nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare.
[22] Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché
insegnava loro come uno che ha autorità e non
come gli scribi.
[23] Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto
da uno spirito immondo, si mise a gridare:
[24] «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di
Dio».
[25] E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci
da quell'uomo».
[26] E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte,
uscì da lui.
[27] Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano
a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina
nuova insegnata con autorità. Comanda persino
agli spiriti immondi e gli obbediscono!».
[28] La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni
della Galilea. |
Guarigione della suocera di Simone
[29] E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito
in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo
e di Giovanni.
[30] La suocera di Simone era a letto con la febbre
e subito gli parlarono di lei.
[31] Egli, accostatosi, la sollevò prendendola
per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise
a servirli.
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Molte guarigioni
[32] Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli
portavano tutti i malati e gli indemoniati.
[33] Tutta la città era riunita davanti alla
porta.
[34] Guarì molti che erano afflitti da varie
malattie e scacciò molti demòni; ma non
permetteva ai demòni di parlare, perché
lo conoscevano.
Gesù abbandona in segreto Cafarnao
e percorre la Galilea
[35] Al mattino si alzò quando ancora era buio
e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto
e là pregava.
[36] Ma Simone e quelli che erano con lui si misero
sulle sue tracce
[37] e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
[38] Egli disse loro: «Andiamocene altrove per
i villaggi vicini, perché io predichi anche là;
per questo infatti sono venuto!».
[39] E andò per tutta la Galilea, predicando
nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Guarigione di un lebbroso
[40] Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava
in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».
[41] Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò
e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
[42] Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
[43] E, ammonendolo severamente, lo rimandò e
gli disse:
[44] «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và,
presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione
quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza
per loro».
[45] Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare
e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non
poteva più entrare pubblicamente in una città,
ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano
a lui da ogni parte. |
Marco - Capitolo 2
Guarigione di un paralitico
[1] Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni
giorni. Si seppe che era in casa
[2] e si radunarono tante persone, da non esserci più
posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava
loro la parola.
[3] Si recarono da lui con un paralitico portato da
quattro persone.
[4] Non potendo però portarglielo innanzi, a
causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto
dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il
lettuccio su cui giaceva il paralitico.
[5] Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico:
«Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
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[6] Seduti là erano alcuni scribi che pensavano
in cuor loro:
[7] «Perché costui parla così? Bestemmia!
Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
[8] Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo
spirito che così pensavano tra sé, disse
loro: «Perché pensate così nei vostri
cuori?
[9] Che cosa è più facile: dire al paralitico:
Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il
tuo lettuccio e cammina?
[10] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo
ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,
[11] ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi
il tuo lettuccio e và a casa tua».
[12] Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e
se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono
e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto
nulla di simile!».
Chiamata di Levi
[13] Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la
folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
[14] Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto
al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».
Egli, alzatosi, lo seguì.
Pasto con i peccatori
[15] Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui,
molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme
con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti
quelli che lo seguivano.
[16] Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo
mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai
suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in
compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».
[17] Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non
sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».
Discussione sul digiuno
[18] Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano
facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù
e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni
e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli
non digiunano?».
[19] Gesù disse loro: «Possono forse digiunare
gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?
Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
[20] Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto
lo sposo e allora digiuneranno.
[21] Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito
vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio
e si forma uno strappo peggiore.
[22] E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti
il vino spaccherà gli otri e si perdono vino
e otri, ma vino nuovo in otri nuovi». |
Le spighe strappate
[23] In giorno di sabato Gesù passava per i
campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono
a strappare le spighe.
[24] I farisei gli dissero: «Vedi, perché
essi fanno di sabato quel che non è permesso?».
[25] Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto
che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno
ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
[26] Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo
sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta,
che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare,
e ne diede anche ai suoi compagni?».
[27] E diceva loro: «Il sabato è stato
fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
[28] Perciò il Figlio dell'uomo è signore
anche del sabato». |
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Marco - Capitolo 3
Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
[1] Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un
uomo che aveva una mano inaridita,
[2] e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno
di sabato per poi accusarlo.
[3] Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita:
«Mettiti nel mezzo!».
[4] Poi domandò loro: «E' lecito in giorno
di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o
toglierla?».
[5] Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con
indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori,
disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La
stese e la sua mano fu risanata.
[6] E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero
consiglio contro di lui per farlo morire. |
Le folle al seguito di Gesù
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[7] Gesù intanto si ritirò presso il
mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla
dalla Galilea.
[8] Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla
Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran
folla, sentendo ciò che faceva, si recò
da lui.
[9] Allora egli pregò i suoi discepoli che gli
mettessero a disposizione una barca, a causa della folla,
perché non lo schiacciassero.
[10] Infatti ne aveva guariti molti, così che
quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso
per toccarlo.
[11] Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si
gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio
di Dio!».
[12] Ma egli li sgridava severamente perché non
lo manifestassero. |
Istituzione dei Dodici
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[13] Salì poi sul monte, chiamò a sé
quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
[14] Ne costituì Dodici che stessero con lui
[15] e anche per mandarli a predicare e perché
avessero il potere di scacciare i demòni.
[16] Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale
impose il nome di Pietro;
[17] poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello
di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes,
cioè figli del tuono;
[18] e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso,
Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo
[19] e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. |
Passi dei parenti di Gesù
[20] Entrò in una casa e si radunò di
nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano
neppure prendere cibo.
[21] Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare
a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori
di sé».
Calunnie degli scribi
[22] Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme,
dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl
e scaccia i demòni per mezzo del principe dei
demòni».
[23] Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come
può satana scacciare satana?
[24] Se un regno è diviso in se stesso, quel
regno non può reggersi;
[25] se una casa è divisa in se stessa, quella
casa non può reggersi.
[26] Alla stessa maniera, se satana si ribella contro
se stesso ed è diviso, non può resistere,
ma sta per finire.
[27] Nessuno può entrare nella casa di un uomo
forte e rapire le sue cose se prima non avrà
legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la
casa.
[28] In verità vi dico: tutti i peccati saranno
perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie
che diranno;
[29] ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito
santo, non avrà perdono in eterno: sarà
reo di colpa eterna».
[30] Poiché dicevano: «E' posseduto da
uno spirito immondo».
I veri parenti di Gesù
[31] Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando
fuori, lo mandarono a chiamare.
[32] Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero:
«Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle
sono fuori e ti cercano».
[33] Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre
e chi sono i miei fratelli?».
[34] Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti
attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
[35] Chi compie la volontà di Dio, costui è
mio fratello, sorella e madre». |
Marco - Capitolo 4
Parabola del seminatore
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[1] Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E
si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto
che egli salì su una barca e là restò
seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra
lungo la riva.
[2] Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro
nel suo insegnamento:
[3] «Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore
a seminare.
[4] Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada
e vennero gli uccelli e la divorarono.
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[5] Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta
terra, e subito spuntò perché non c'era
un terreno profondo;
[6] ma quando si levò il sole, restò bruciata
e, non avendo radice, si seccò.
[7] Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero,
la soffocarono e non diede frutto.
[8] E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto
che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il
sessanta e ora il cento per uno».
[9] E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!». |
Perché Gesù parla
in parabole
[10] Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici
lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro:
[11] «A voi è stato confidato il mistero
del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene
esposto in parabole,
[12] perché:
guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato».
Spiegazione della parabola del seminatore
[13] Continuò dicendo loro: «Se non comprendete
questa parabola, come potrete capire tutte le altre
parabole?
[14] Il seminatore semina la parola.
[15] Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene
seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene
satana, e porta via la parola seminata in loro.
[16] Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre
sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito
l'accolgono con gioia,
[17] ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti
e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione
o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
[18] Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine:
sono coloro che hanno ascoltato la parola,
[19] ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e
l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie,
soffocano la parola e questa rimane senza frutto.
[20] Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono,
sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano
frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta,
chi del cento per uno».
Come ricevere e trasmettere l'insegnamento di
Gesù
[21] Diceva loro: «Si porta forse la lampada
per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto
per metterla sul lucerniere?
[22] Non c'è nulla infatti di nascosto che non
debba essere manifestato e nulla di segreto che non
debba essere messo in luce.
[23] Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».
[24] Diceva loro: «Fate attenzione a quello che
udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete
misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
[25] Poiché a chi ha, sarà dato e a chi
non ha, sarà tolto anche quello che ha».
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Parabola del seme che spunta da solo
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[26] Diceva: «Il regno di Dio è come
un uomo che getta il seme nella terra;
[27] dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia
e cresce; come, egli stesso non lo sa.
[28] Poiché la terra produce spontaneamente,
prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella
spiga.
[29] Quando il frutto è pronto, subito si mette
mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
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Parabola del grano di senapa
[30] Diceva: «A che cosa possiamo
paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo
descriverlo?
[31] Esso è come un granellino di senapa che,
quando viene seminato per terra, è il più
piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
[32] ma appena seminato cresce e diviene più
grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi
che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua
ombra».
Conclusione sulle parabole
[33] Con molte parabole di questo
genere annunziava loro la parola secondo quello che
potevano intendere.
[34] Senza parabole non parlava loro; ma in privato,
ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
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La tempesta sedata
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[35] In quel medesimo giorno, verso
sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva».
[36] E lasciata la folla, lo presero con sé,
così com'era, nella barca. C'erano anche altre
barche con lui.
[37] Nel frattempo si sollevò una gran tempesta
di vento e gettava le onde nella barca, tanto che
ormai era piena.
[38] Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.
Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro,
non t'importa che moriamo?».
[39] Destatosi, sgridò il vento e disse al
mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò
e vi fu grande bonaccia.
[40] Poi disse loro: «Perché siete così
paurosi? Non avete ancora fede?».
[41] E furono presi da grande timore e si dicevano
l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al
quale anche il vento e il mare obbediscono?». |
Marco - Capitolo 5
L'indemoniato geraseno
[1] Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella
regione dei Gerasèni.
[2] Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri
un uomo posseduto da uno spirito immondo.
[3] Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno
più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
[4] perché più volte era stato legato
con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene
e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a
domarlo.
[5] Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e
sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
[6] Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò
ai piedi,
[7] e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in
comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo?
Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
[8] Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo,
da quest'uomo!».
[9] E gli domandò: «Come ti chiami?».
«Mi chiamo Legione, gli rispose, perché
siamo in molti».
[10] E prese a scongiurarlo con insistenza perché
non lo cacciasse fuori da quella regione.
[11] Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco
di porci al pascolo.
[12] E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci
da quei porci, perché entriamo in essi».
[13] Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono
ed entrarono nei porci e il branco si precipitò
dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono
uno dopo l'altro nel mare.
[14] I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia
in città e nella campagna e la gente si mosse
a vedere che cosa fosse accaduto.
[15] Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato
seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto
dalla Legione, ed ebbero paura.
[16] Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro
che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei
porci.
[17] Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro
territorio.
[18] Mentre risaliva nella barca, colui che era stato
indemoniato lo pregava di permettergli di stare con
lui.
[19] Non glielo permise, ma gli disse: «Và
nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che
il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
[20] Egli se ne andò e si mise a proclamare per
la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva
fatto, e tutti ne erano meravigliati. |
Guarigione dell'emorragica e risurrezione
della figlia di Giairo
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[21] Essendo passato di nuovo Gesù all'altra
riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli
stava lungo il mare.
[22] Si recò da lui uno dei capi della sinagoga,
di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò
ai piedi
[23] e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta
è agli estremi; vieni a imporle le mani perché
sia guarita e viva».
[24] Gesù andò con lui. Molta folla lo
seguiva e gli si stringeva intorno.
[25] Or una donna, che da dodici anni era affetta da
emorragia
[26] e aveva molto sofferto per opera di molti medici,
spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggo,
anzi peggiorando,
[27] udito parlare di Gesù, venne tra la folla,
alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva
infatti:
[28] «Se riuscirò anche solo a toccare
il suo mantello, sarò guarita».
[29] E subito le si fermò il flusso di sangue,
e sentì nel suo corpo che era stata guarita da
quel male.
[30] Ma subito Gesù, avvertita la potenza che
era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo:
«Chi mi ha toccato il mantello?».
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[31] I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla
che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
[32] Egli intanto guardava intorno, per vedere colei
che aveva fatto questo.
[33] E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò
che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti
e gli disse tutta la verità.
[34] Gesù rispose: «Figlia, la tua fede
ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo
male».
[35] Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della
sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è
morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
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[36] Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al
capo della sinagoga: «Non temere, continua solo
ad aver fede!».
[37] E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè
a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
[38] Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli
vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
[39] Entrato, disse loro: «Perché fate
tanto strepito e piangete? La bambina non è morta,
ma dorme».
[40] Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti
fuori, prese con sé il padre e la madre della
fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò
dove era la bambina.
[41] Presa la mano della bambina, le disse:
«Talità
kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico,
alzati!».
[42] Subito la fanciulla si alzò e si mise a
camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore.
[43] Gesù raccomandò loro con insistenza
che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle
da mangiare.
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Marco - Capitolo 6
Visita a Nazaret
1] Partito quindi di là, andò nella sua
patria e i discepoli lo seguirono.
[2] Venuto il sabato, incominciò a insegnare
nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti
e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E
che sapienza è mai questa che gli è stata
data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
[3] Non è costui il carpentiere, il figlio di
Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e
di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?».
E si scandalizzavano di lui.
[4] Ma Gesù disse loro: «Un profeta non
è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi
parenti e in casa sua».
[5] E non vi potè operare nessun prodigio, ma
solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
[6] E si meravigliava della loro incredulità.
Missione dei dodici
Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.
[7] Allora chiamò i Dodici, ed incominciò
a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti
immondi.
[8] E ordinò loro che, oltre al bastone, non
prendessero nulla per il viaggio: né pane, né
bisaccia, né denaro nella borsa;
[9] ma, calzati solo i sandali, non indossassero due
tuniche.
[10] E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi
fino a che ve ne andiate da quel luogo.
[11] Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi
ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto
ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
[12] E partiti, predicavano che la gente si convertisse,
[13] scacciavano molti demòni, ungevano di olio
molti infermi e li guarivano.
Erode e Gesù
[14] Il re Erode sentì parlare di Gesù,
poiché intanto il suo nome era diventato famoso.
Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato
dai morti e per questo il potere dei miracoli opera
in lui».
[15] Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri
dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei
profeti».
[16] Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel
Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
Esecuzione di Giovanni Battista
[17] Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni
e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade,
moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
[18] Giovanni diceva a Erode: «Non ti è
lecito tenere la moglie di tuo fratello».
[19] Per questo Erodìade gli portava rancore
e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
[20] perché Erode temeva Giovanni, sapendolo
giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo
restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
[21] Venne però il giorno propizio, quando Erode
per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi
della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
[22] Entrata la figlia della stessa Erodìade,
danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora
il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che
vuoi e io te lo darò».
[23] E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa
mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà
del mio regno».
[24] La ragazza uscì e disse alla madre: «Che
cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La
testa di Giovanni il Battista».
[25] Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo:
«Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la
testa di Giovanni il Battista».
[26] Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento
e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
[27] Subito il re mandò una guardia con l'ordine
che gli fosse portata la testa.
[28] La guardia andò, lo decapitò in prigione
e portò la testa su un vassoio, la diede alla
ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
[29] I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero,
ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. |
[23] E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa
mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà
del mio regno».
[24] La ragazza uscì e disse alla madre: «Che
cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La
testa di Giovanni il Battista».
[25] Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo:
«Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la
testa di Giovanni il Battista».
[26] Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento
e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
[27] Subito il re mandò una guardia con l'ordine
che gli fosse portata la testa.
[28] La guardia andò, lo decapitò in prigione
e portò la testa su un vassoio, la diede alla
ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
[29] I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero,
ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. |
|
Prima moltiplicazione dei pani
[30] Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù
e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
[31] Ed egli disse loro: «Venite in disparte,
in un luogo solitario, e riposatevi un pò».
Era infatti molta la folla che andava e veniva e non
avevano più neanche il tempo di mangiare.
[32] Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario,
in disparte.
[33] Molti però li videro partire e capirono,
e da tutte le città cominciarono ad accorrere
là a piedi e li precedettero.
[34] Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro,
perché erano come pecore senza pastore, e si
mise a insegnare loro molte cose.
[35] Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono
i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario
ed è ormai tardi;
[36] congedali perciò, in modo che, andando per
le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da
mangiare».
|
[37] Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da
mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar
noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da
mangiare?».
[38] Ma egli replicò loro: «Quanti pani
avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono:
«Cinque pani e due pesci».
[39] Allora ordinò loro di farli mettere tutti
a sedere, a gruppi, sull'erba verde.
[40] E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento
e di cinquanta.
[41] Presi i cinque pani e i due pesci, levò
gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione,
spezzò i pani e li dava ai discepoli perché
li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti.
[42] Tutti mangiarono e si sfamarono,
[43] e portarono via dodici ceste piene di pezzi di
pane e anche dei pesci.
[44] Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila
uomini. |
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Gesù cammina sulle acque
[45] Ordinò poi ai discepoli di salire sulla
barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida,
mentre egli avrebbe licenziato la folla.
[46] Appena li ebbe congedati, salì sul monte
a pregare.
[47] Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed
egli solo a terra.
[48] Vedendoli però tutti affaticati nel remare,
poiché avevano il vento contrario, gia verso
l'ultima parte della notte andò verso di loro
camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
[49] Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono:
«E' un fantasma», e cominciarono a gridare,
[50] perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti
turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse:
«Coraggio, sono io, non temete!».
[51] Quindi salì con loro sulla barca e il vento
cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi,
[52] perché non avevano capito il fatto dei pani,
essendo il loro cuore indurito. |
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Guarigioni nel paese di Genesaret
[53] Compiuta la traversata, approdarono e presero terra
a Genèsaret.
[54] Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe,
[55] e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli
sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che
si trovasse.
[56] E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne,
ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli
toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano
guarivano.
|
Marco - Capitolo 7
Discussione sulle tradizioni farisaiche
[1] Allora si riunirono attorno a lui i farisei e
alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
[2] Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano
cibo con mani immonde, cioè non lavate -
[3] i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano
se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi
alla tradizione degli antichi,
[4] e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto
le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione,
come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame
-
[5] quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché
i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione
degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?».
[6] Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia
di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
[7] Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
[8] Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini». |
|
[9] E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere
il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
[10] Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua
madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo
a morte.
[11] Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o
alla madre: è Korbàn, cioè offerta
sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
[12] non gli permettete più di fare nulla per
il padre e la madre,
[13] annullando così la parola di Dio con la
tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili
ne fate molte». |
Insegnamento sul puro e sull'impuro
[14] Chiamata di nuovo la folla,
diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene:
[15] non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando
in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che
escono dall'uomo a contaminarlo».
[16] .
[17] Quando entrò in una casa lontano dalla folla,
i discepoli lo interrogarono sul significato di quella
parabola.
[18] E disse loro: «Siete anche voi così
privi di intelletto? Non capite che tutto ciò
che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo,
[19] perché non gli entra nel cuore ma nel ventre
e va a finire nella fogna?». Dichiarava così
mondi tutti gli alimenti.
[20] Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo,
questo sì contamina l'uomo.
[21] Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli
uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni,
furti, omicidi,
[22] adultèri, cupidigie, malvagità, inganno,
impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
[23] Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di
dentro e contaminano l'uomo». |
III. VIAGGI DI GESU' FUORI DALLA
GALILEA
Guarigione della figlia di una Siro-fenicia |
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[24] Partito di là, andò nella regione
di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva
che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto.
[25] Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta
da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò
e si gettò ai suoi piedi.
[26] Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il
demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia.
[27] Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino
i figli; non è bene prendere il pane dei figli
e gettarlo ai cagnolini».
[28] Ma essa replicò: «Sì, Signore,
ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle
briciole dei figli».
[29] Allora le disse: «Per questa tua parola và,
il demonio è uscito da tua figlia».
[30] Tornata a casa, trovò la bambina coricata
sul letto e il demonio se n'era andato.
Guarigione di un sordomuto [31] Di ritorno dalla regione di Tiro, passò
per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in
pieno territorio della Decàpoli.
[32] E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli
la mano.
[33] E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli
pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò
la lingua;
[34] guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro
e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!».
[35] E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse
il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
[36] E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma
più egli lo raccomandava, più essi ne
parlavano
[37] e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto
bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!». |
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Marco - Capitolo 8
Seconda moltiplicazione dei pani
[1] In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla
che non aveva da mangiare, chiamò a sé
i discepoli e disse loro:
[2] «Sento compassione di questa folla, perché
gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
[3] Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno
meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano».
[4] Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe
sfamarli di pane qui, in un deserto?». |
[5] E domandò loro: «Quanti pani avete?».
Gli dissero: «Sette».
[6] Gesù ordinò alla folla di sedersi
per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie,
li spezzò e li diede ai discepoli perché
li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.
[7] Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata
la benedizione su di essi, disse di distribuire anche
quelli.
[8] Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono
via sette sporte di pezzi avanzati.
[9] Erano circa quattromila. E li congedò.
[10] Salì poi sulla barca con i suoi discepoli
e andò dalle parti di Dalmanùta. |
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I farisei domandano un segno dal cielo
[11] Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere
con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla
prova.
[12] Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché
questa generazione chiede un segno? In verità vi dico:
non sarà dato alcun segno a questa generazione».
[13] E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò
all'altra sponda.
Il lievito dei farisei e di Erode
[14] Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei
pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo.
[15] Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione,
guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!».
[16] E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane».
[17] Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché
discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora?
Avete il cuore indurito?
[18] Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite?
E non vi ricordate,
[19] quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante
ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero:
«Dodici».
[20] «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila,
quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli
dissero: «Sette».
[21] E disse loro: «Non capite ancora?».
|
Guarigione di un cieco a Betsaida
[22] Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un
cieco pregandolo di toccarlo.
[23] Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del
villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi,
gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?».
[24] Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini,
poiché vedo come degli alberi che camminano».
[25] Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli
ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
[26] E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare
nemmeno nel villaggio». |
|
Professione di fede di Pietro
[27] Poi Gesù partì con i suoi discepoli
verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo;
e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi
dice la gente che io sia?».
[28] Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista,
altri poi Elia e altri uno dei profeti».
[29] Ma egli replicò: «E voi chi dite che
io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il
Cristo».
[30] E impose loro severamente di non parlare di lui
a nessuno. |
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Primo annunzio della passione
[31] E cominciò a insegnar loro che il Figlio
dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato
dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi
venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
[32] Gesù faceva questo discorso apertamente.
Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo.
[33] Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò
Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché
tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Condizioni per seguire Gesù
[34] Convocata la folla insieme ai suoi discepoli,
disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di
me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
[35] Perché chi vorrà salvare la propria
vita, la perderà; ma chi perderà la propria
vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
[36] Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo
intero, se poi perde la propria anima?
[37] E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio
della propria anima?
[38] Chi si vergognerà di me e delle mie parole
davanti a questa generazione adultera e peccatrice,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui,
quando verrà nella gloria del Padre suo con gli
angeli santi». |
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